giovedì 24 dicembre 2009

"2009 odissea in Europa"

Un'odissea, una tragedia, un pellegrinaggio...non so come definirlo...il viaggio di ritorno da Copenaghen sarà certamente indimenticabile...
A causa della chiusura dell'aeroporto di Malpensa, il mio volo easyjet è stato cancellato (...); gli altri voli disponibili in giornata o nei giorni seguenti avevano prezzi improponibili e quindi l'unica soluzione ammissibile è stato il viaggio di ritorno in TRENO: Copenaghen-Amburgo, Amburgo-Francoforte (ho avuto anche il tempo di scattare una foto sotto il grattacielo della Banca Centrale Europea...yeeeaaah), Francoforte-Berna, Berna-Milano, Milano-Lodi! E finalmente, dopo aver attraversato l'Europa in ben 31 ore, ho calpestato il suolo lodigiano!
L'importante è essere riuscito ad arrivare in tempo a casa per festeggiare il Natale con l'intera famiglia.
Colgo quest'occasione per augurare a tutti voi un felicissimo e sereno Natale ed un fantastico 2010!!!
Buone feste,
Michael

sabato 19 dicembre 2009

COP15 - The End: delusione, amarezza, sconforto, rabbia

Due anni di difficili negoziati, trattative e confronti terminati quasi nel nulla.
Dalle 10.41 di questa mattina, quando la Presidenza ha semplicemente dichiarato che il "COP takes note of the Copenhagen Accord of December 18, 2009", a Copenaghen regna la delusione, l'amarezza, lo sconforto...e tanta rabbia.
Al riguardo, il Segretario Generale dell'ONU ha insistito sulla necessità di trasformare l'Accordo in un trattato giuridicamente vincolante entro il 2010.
Tutto viene quindi rimandato e postiticpato ad un futuro molto incerto...
Ci sarebbe tanto da scrivere, da raccontare, da criticare non solo in merito all'esito dei negoziati , ma anche riguardo il ruolo ed il discutibile impegno del nostro Paese, per quanto rilevante potesse essere, in seno al COP15...ma mi taccio...almeno per ora...
[Qui il testo del Copenhagen Accord]

venerdì 18 dicembre 2009

COP15

8.02: la Presidenza ha ufficialmente affermato che alcun testo può essere adottato, manca il consenso.
8.03: a seguito di una richiesta del Regno Unito, i lavori sono sospesi per un aggiornamento.
...

COP15

Dopo aver seguito per tutta la notte i negoziati, purtroppo devo constatare che non è ancora stato approvato alcun testo definitivo: alle 7.43 di sabato 19 dicembre il documento attualmente in discussione è ampiamente contestato.
La Presidenza sta valutando la proposta della Slovenia di adottare un "Copenhagen Accord" con un Annesso che elenchi gli Stati che si oppongono al testo.
Purtroppo dopo 2 anni di trattative, si sta profilando una conclusione insoddisfacente.
Fra poco mi sposterò in Ambasciata per assistere, per quanto possibile, la delegazione nazionale.
Con profondo rammarico affronto una nuova giornata...una triste giornata per l'Umanità.

COP15

Alle 23.13 in base ad una dichiarazione ufficiosa di una portavoce della Commissione Europea non sarebbe ancora stato trovato un accordo ed i negoziati starebbero proseguendo -"No deal yet. They are still going through the text".
Ciò, in contrasto con le notizie trapelato qualche ora fa circa un presunto accordo fra USA, Cina, India e Sudafrica.

COP15

Una giornata memorabile...
I Capi di Stato e di Governo, una volta terminata la cena ufficiale offerta dalla Regina Margherete II di Danimarca al Palazzo del Parlamento si sono spostati al Bella Center, l'immenso centro congressi dove sta avendo luogo il COP15.
I negoziati hanno prodotto una prima bozza di accordo alle 2 del mattino.
I contatti, i discorsi e le contrattazioni sono proseguiti per tutta la giornata.
Nel pomeriggio un Consiglio Europeo straordinario ha ridefinito la posizione europea.
Per l'Italia ha partecipato il Ministro Stefania Prestigiacomo, in rappresentanza del nostro Premier che non ha potuto partecipare ai negoziati per ovvi motivi.
La Cina sta ponendo dei limiti.
Le trattative proseguiranno nella notte e domani mattina dovrebbe essere approvato il testo definitivo.
Attualmente le bozze sono numerose; nell'ultima si dovrebbe parlare per la prima volta di limitare il riscaldamento al di sotto dei 2 gradi, diversamente dal «non oltrepassare i 2 gradi» che caratterizzava le precedenti versioni.
Sembra che il giorno che passerà alla storia sarà sabato 19 dicembre 2009 e non venerdi 18...
Dobbiamo crederci, dobbiamo farcela, non dobbiamo avere paura!
YES, WE CAN!!!

giovedì 17 dicembre 2009

COP15

Copenaghen è nella morsa di freddo e neve...un gelo che immobilizza anche i negoziati al centro congressi Bella Center...
Domani, venerdi 18 dicembre 2009, conosceremo le sorti del Mondo.

domenica 6 dicembre 2009

COP15

CONFERENZA MONDIALE ONU
(COP15)
SUL CAMBIAMENTO CLIMATICO
7/18 dicembre 2009, Copenaghen

Conferenza Mondiale ONU (COP15) sul cambiamento climatico: non soltanto ambiente

Il cambiamento climatico è una delle sfide moderne che l’umanità deve affrontare; non conosce confini, tutti ne siamo coinvolti e potenzialmente colpiti. Nella sola Europa, dal 1998 al 2007 si sono verificati circa il 68% in più di eventi catastrofici causati dal cambiamento climatico rispetto agli anni ’80; le conseguenze si sono manifestate palesemente in molteplici settori quali l’economia (il 95% delle perdite dagli anni ’80 è causato da disastri climatici), la salute, la biodiversità, l’agricoltura, la qualità delle risorse idriche, le zone costiere, le risorse marine, la pesca, il turismo, l’offerta e la domanda di energia, le infrastrutture, la gestione delle terre, la pace e la sicurezza globale.

La Conferenza Mondiale ONU (COP15) sul cambiamento climatico, che si terrà a Copenaghen dal 7 al 18 dicembre prossimo, ha pertanto due parole d’ordine: adattamento e mitigazione.
Charles Darwin affermava che solo le specie capaci di adattarsi al cambiamento sarebbero riuscite a sopravvivere. La prima parola d’ordine rimanda a tale intuizione e sottintende la necessità di approvare politiche di adattamento per affrontare le attuali sfide causate dal cambiamento climatico investendo nel campo dell’eco-innovazione, dell’architettura e della mobilità sostenibile. Sono soprattutto le città, dove vive circa l’80% dei cittadini europei, i luoghi nei quali dover implementare tali politiche, a volte concretizzabili in semplici accorgimenti (una superficie di 100m2 di alberi riduce la temperatura di circa 1°C nell’area circostante).
La seconda parola chiave invece rimanda ad una serie di misure atte a ridurre le emissioni di CO2 e di gas serra. Se la prima strategia non attribuisce specificamente un ruolo attivo dell’uomo come causa del surriscaldamento globale e quindi del cambiamento climatico, qui invece si cambia prospettiva; si tende ad imputare alle azioni umane una responsabilità rilevante e si cerca di limitare o ridurre le azioni umane a forte impatto ambientale.
Tuttavia, mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici non dovrebbero essere considerate come attività distinte, l'una alternativa all'altra, ma piuttosto rimanderebbero ad una serie combinata di azioni inserite in una strategia globale che presupporrebbe una complessa, ma coordinata interazione tra i processi ambientali, economici, politici, istituzionali, sociali e tecnologici.

Numerosi sono i costi e le incognite della lotta al cambiamento climatico, ma altrettanto consistenti (ed allettanti) sono le opportunità di crescita, di investimento e di sviluppo.
A tal proposito, l’ultimo evento al quale ho partecipato, “Copenhagen Key to Climate Investing”, presieduto da SAR il Principe Frederik di Danimarca ed il Primo Ministro Lars Lokke Rasmussen, promuoveva il ruolo degli investimenti privati nella lotta al cambiamento climatico. Il passaggio verso un’economia mondiale caratterizzata da basse emissioni di CO2 dipende, non da ultimo, dal capitale privato. Dall’accordo di Copenaghen dovrebbe infatti scaturire un nuovo e credibile quadro politico internazionale che garantirà una partecipazione costruttiva degli investitori privati nella lotta al cambiamento climatico. Ciò, dovrebbe essere poi implementato nei diversi contesti nazionali al fine di offrire una concreta opportunità d’investimento e di business. In tale ottica, il COP15 non sarà solamente un’occasione per chiedere sforzi e sacrifici alle potenze mondiali, ma si garantiranno nuove ed appetibili opportunità di crescita e sviluppo (sostenibile).

All’umanità viene ora chiesto di scegliere. Si è di fronte ad un bivio, ad un’opzione di “path dependance”. A noi l’ardua scelta.

ARTICOLO pubblicato su "IL PONTE", rivista della comunità italiana in Danimarca.

sabato 5 dicembre 2009

- 1 gg al COP15

Ecco la conferma di quanto circolava già da tempo in ambienti riservati: il Presidente Obama posticiperà il suo arrivo a Copenaghen dal 9 al 18 dicembre per unirsi ai circa 100 leaders del Mondo in occasione del segmento conclusivo ad alto livello del COP15.
Yes, we can!
E' possibili seguire IN DIRETTA tutti gli incontri ufficiali e le conferenze stampa sul seguente sito web: webcast.COP15.dk

venerdì 4 dicembre 2009

- 2 gg al COP15

E' ufficialmente iniziato il week end...
...la quiete PRIMA della tempesta...
Tutto è pronto...la città è in fermento e l'Ambasciata d'Italia a Copenaghen ha egregiamente svolto il suo dovere...
Attendiamo il debutto del COP15 e confidiamo in un risultato positivo dei negoziati.
...la quiete PRIMA della tempesta...

giovedì 3 dicembre 2009

- 3 gg al COP15

Domani avrò l'onore di incontrare SAR il Principe Ereditario Frederik di Danimarca ed il Primo Ministro Lars Lokke Rasmussen in occasione dell'evento "Copenhagen Key to Climate Investing".
Le succitate Autorità, assieme ad altre personalità del calibro di Lord Anthony Giddens, promuoveranno il ruolo degli investimenti privati nella lotta al cambiamento climatico. Il passaggio verso un'economia mondiale caratterizzata da basse emissioni di CO2 dipende, non da ultimo, dal capitale privato.
Dall'accordo di Copenaghen dovrebbe infatti scaturire un nuovo e credibile quadro politico internazionale che garantirà una partecipazione costruttiva degli investitori privati nella lotta al cambiamento climatico. Ciò, dovrebbe essere poi implementato nei diversi contesti nazionali al fine di offrire una concreta opportunità d'investimento e di business.
In tale ottica, il COP15 non sarà solamente un'occasione per chiedere sforzi e sacrifici alle potenze mondiali, ma si garantiranno nuove ed appetibili opportunità di crescita e sviluppo (sostenibile).

mercoledì 2 dicembre 2009

- 4 gg al COP15

Consiglio la lettura di questa utile guida ai lavori del COP15 e la visione del video-messaggio dell'UNFCCC Executive Secretary, Yvo de Boer.

martedì 1 dicembre 2009

- 5 gg al COP15

Inizia il count down...-5!!!
Noto con soddisfazione che anche i media italiani stanno dedicando una certa attenzione all'evento.
A tal riguardo, vorrei consigliare due articoli: il primo relativo alla complessità dei negoziati ed al consistente impegno dell'UE, il secondo in merito al Bella Center, l'ecologico centro congressi nel quale si terrà la Conferenza Mondiale ONU (COP15) sul cambiamento climatico.
Particolarmente brillante è invece la provocazione di Greenpeace "I leader mondiali chiedono scusa" presso l'aeroporto di Copenaghen (luogo d'arrivo e di partenza delle delegazioni di TUTTO il mondo)...
...manca il fotomontaggio di Berlusconi...danno per scontato il suo decesso nel 2020 o giudicano sufficiente l'impegno dell'Italia nella lotta al cambiamento climatico???
PS: da oggi, 1 dicembre 2009, entra in vigore il Trattato di Lisbona!!!