giovedì 24 dicembre 2009

"2009 odissea in Europa"

Un'odissea, una tragedia, un pellegrinaggio...non so come definirlo...il viaggio di ritorno da Copenaghen sarà certamente indimenticabile...
A causa della chiusura dell'aeroporto di Malpensa, il mio volo easyjet è stato cancellato (...); gli altri voli disponibili in giornata o nei giorni seguenti avevano prezzi improponibili e quindi l'unica soluzione ammissibile è stato il viaggio di ritorno in TRENO: Copenaghen-Amburgo, Amburgo-Francoforte (ho avuto anche il tempo di scattare una foto sotto il grattacielo della Banca Centrale Europea...yeeeaaah), Francoforte-Berna, Berna-Milano, Milano-Lodi! E finalmente, dopo aver attraversato l'Europa in ben 31 ore, ho calpestato il suolo lodigiano!
L'importante è essere riuscito ad arrivare in tempo a casa per festeggiare il Natale con l'intera famiglia.
Colgo quest'occasione per augurare a tutti voi un felicissimo e sereno Natale ed un fantastico 2010!!!
Buone feste,
Michael

sabato 19 dicembre 2009

COP15 - The End: delusione, amarezza, sconforto, rabbia

Due anni di difficili negoziati, trattative e confronti terminati quasi nel nulla.
Dalle 10.41 di questa mattina, quando la Presidenza ha semplicemente dichiarato che il "COP takes note of the Copenhagen Accord of December 18, 2009", a Copenaghen regna la delusione, l'amarezza, lo sconforto...e tanta rabbia.
Al riguardo, il Segretario Generale dell'ONU ha insistito sulla necessità di trasformare l'Accordo in un trattato giuridicamente vincolante entro il 2010.
Tutto viene quindi rimandato e postiticpato ad un futuro molto incerto...
Ci sarebbe tanto da scrivere, da raccontare, da criticare non solo in merito all'esito dei negoziati , ma anche riguardo il ruolo ed il discutibile impegno del nostro Paese, per quanto rilevante potesse essere, in seno al COP15...ma mi taccio...almeno per ora...
[Qui il testo del Copenhagen Accord]

venerdì 18 dicembre 2009

COP15

8.02: la Presidenza ha ufficialmente affermato che alcun testo può essere adottato, manca il consenso.
8.03: a seguito di una richiesta del Regno Unito, i lavori sono sospesi per un aggiornamento.
...

COP15

Dopo aver seguito per tutta la notte i negoziati, purtroppo devo constatare che non è ancora stato approvato alcun testo definitivo: alle 7.43 di sabato 19 dicembre il documento attualmente in discussione è ampiamente contestato.
La Presidenza sta valutando la proposta della Slovenia di adottare un "Copenhagen Accord" con un Annesso che elenchi gli Stati che si oppongono al testo.
Purtroppo dopo 2 anni di trattative, si sta profilando una conclusione insoddisfacente.
Fra poco mi sposterò in Ambasciata per assistere, per quanto possibile, la delegazione nazionale.
Con profondo rammarico affronto una nuova giornata...una triste giornata per l'Umanità.

COP15

Alle 23.13 in base ad una dichiarazione ufficiosa di una portavoce della Commissione Europea non sarebbe ancora stato trovato un accordo ed i negoziati starebbero proseguendo -"No deal yet. They are still going through the text".
Ciò, in contrasto con le notizie trapelato qualche ora fa circa un presunto accordo fra USA, Cina, India e Sudafrica.

COP15

Una giornata memorabile...
I Capi di Stato e di Governo, una volta terminata la cena ufficiale offerta dalla Regina Margherete II di Danimarca al Palazzo del Parlamento si sono spostati al Bella Center, l'immenso centro congressi dove sta avendo luogo il COP15.
I negoziati hanno prodotto una prima bozza di accordo alle 2 del mattino.
I contatti, i discorsi e le contrattazioni sono proseguiti per tutta la giornata.
Nel pomeriggio un Consiglio Europeo straordinario ha ridefinito la posizione europea.
Per l'Italia ha partecipato il Ministro Stefania Prestigiacomo, in rappresentanza del nostro Premier che non ha potuto partecipare ai negoziati per ovvi motivi.
La Cina sta ponendo dei limiti.
Le trattative proseguiranno nella notte e domani mattina dovrebbe essere approvato il testo definitivo.
Attualmente le bozze sono numerose; nell'ultima si dovrebbe parlare per la prima volta di limitare il riscaldamento al di sotto dei 2 gradi, diversamente dal «non oltrepassare i 2 gradi» che caratterizzava le precedenti versioni.
Sembra che il giorno che passerà alla storia sarà sabato 19 dicembre 2009 e non venerdi 18...
Dobbiamo crederci, dobbiamo farcela, non dobbiamo avere paura!
YES, WE CAN!!!

giovedì 17 dicembre 2009

COP15

Copenaghen è nella morsa di freddo e neve...un gelo che immobilizza anche i negoziati al centro congressi Bella Center...
Domani, venerdi 18 dicembre 2009, conosceremo le sorti del Mondo.

domenica 6 dicembre 2009

COP15

CONFERENZA MONDIALE ONU
(COP15)
SUL CAMBIAMENTO CLIMATICO
7/18 dicembre 2009, Copenaghen

Conferenza Mondiale ONU (COP15) sul cambiamento climatico: non soltanto ambiente

Il cambiamento climatico è una delle sfide moderne che l’umanità deve affrontare; non conosce confini, tutti ne siamo coinvolti e potenzialmente colpiti. Nella sola Europa, dal 1998 al 2007 si sono verificati circa il 68% in più di eventi catastrofici causati dal cambiamento climatico rispetto agli anni ’80; le conseguenze si sono manifestate palesemente in molteplici settori quali l’economia (il 95% delle perdite dagli anni ’80 è causato da disastri climatici), la salute, la biodiversità, l’agricoltura, la qualità delle risorse idriche, le zone costiere, le risorse marine, la pesca, il turismo, l’offerta e la domanda di energia, le infrastrutture, la gestione delle terre, la pace e la sicurezza globale.

La Conferenza Mondiale ONU (COP15) sul cambiamento climatico, che si terrà a Copenaghen dal 7 al 18 dicembre prossimo, ha pertanto due parole d’ordine: adattamento e mitigazione.
Charles Darwin affermava che solo le specie capaci di adattarsi al cambiamento sarebbero riuscite a sopravvivere. La prima parola d’ordine rimanda a tale intuizione e sottintende la necessità di approvare politiche di adattamento per affrontare le attuali sfide causate dal cambiamento climatico investendo nel campo dell’eco-innovazione, dell’architettura e della mobilità sostenibile. Sono soprattutto le città, dove vive circa l’80% dei cittadini europei, i luoghi nei quali dover implementare tali politiche, a volte concretizzabili in semplici accorgimenti (una superficie di 100m2 di alberi riduce la temperatura di circa 1°C nell’area circostante).
La seconda parola chiave invece rimanda ad una serie di misure atte a ridurre le emissioni di CO2 e di gas serra. Se la prima strategia non attribuisce specificamente un ruolo attivo dell’uomo come causa del surriscaldamento globale e quindi del cambiamento climatico, qui invece si cambia prospettiva; si tende ad imputare alle azioni umane una responsabilità rilevante e si cerca di limitare o ridurre le azioni umane a forte impatto ambientale.
Tuttavia, mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici non dovrebbero essere considerate come attività distinte, l'una alternativa all'altra, ma piuttosto rimanderebbero ad una serie combinata di azioni inserite in una strategia globale che presupporrebbe una complessa, ma coordinata interazione tra i processi ambientali, economici, politici, istituzionali, sociali e tecnologici.

Numerosi sono i costi e le incognite della lotta al cambiamento climatico, ma altrettanto consistenti (ed allettanti) sono le opportunità di crescita, di investimento e di sviluppo.
A tal proposito, l’ultimo evento al quale ho partecipato, “Copenhagen Key to Climate Investing”, presieduto da SAR il Principe Frederik di Danimarca ed il Primo Ministro Lars Lokke Rasmussen, promuoveva il ruolo degli investimenti privati nella lotta al cambiamento climatico. Il passaggio verso un’economia mondiale caratterizzata da basse emissioni di CO2 dipende, non da ultimo, dal capitale privato. Dall’accordo di Copenaghen dovrebbe infatti scaturire un nuovo e credibile quadro politico internazionale che garantirà una partecipazione costruttiva degli investitori privati nella lotta al cambiamento climatico. Ciò, dovrebbe essere poi implementato nei diversi contesti nazionali al fine di offrire una concreta opportunità d’investimento e di business. In tale ottica, il COP15 non sarà solamente un’occasione per chiedere sforzi e sacrifici alle potenze mondiali, ma si garantiranno nuove ed appetibili opportunità di crescita e sviluppo (sostenibile).

All’umanità viene ora chiesto di scegliere. Si è di fronte ad un bivio, ad un’opzione di “path dependance”. A noi l’ardua scelta.

ARTICOLO pubblicato su "IL PONTE", rivista della comunità italiana in Danimarca.

sabato 5 dicembre 2009

- 1 gg al COP15

Ecco la conferma di quanto circolava già da tempo in ambienti riservati: il Presidente Obama posticiperà il suo arrivo a Copenaghen dal 9 al 18 dicembre per unirsi ai circa 100 leaders del Mondo in occasione del segmento conclusivo ad alto livello del COP15.
Yes, we can!
E' possibili seguire IN DIRETTA tutti gli incontri ufficiali e le conferenze stampa sul seguente sito web: webcast.COP15.dk

venerdì 4 dicembre 2009

- 2 gg al COP15

E' ufficialmente iniziato il week end...
...la quiete PRIMA della tempesta...
Tutto è pronto...la città è in fermento e l'Ambasciata d'Italia a Copenaghen ha egregiamente svolto il suo dovere...
Attendiamo il debutto del COP15 e confidiamo in un risultato positivo dei negoziati.
...la quiete PRIMA della tempesta...

giovedì 3 dicembre 2009

- 3 gg al COP15

Domani avrò l'onore di incontrare SAR il Principe Ereditario Frederik di Danimarca ed il Primo Ministro Lars Lokke Rasmussen in occasione dell'evento "Copenhagen Key to Climate Investing".
Le succitate Autorità, assieme ad altre personalità del calibro di Lord Anthony Giddens, promuoveranno il ruolo degli investimenti privati nella lotta al cambiamento climatico. Il passaggio verso un'economia mondiale caratterizzata da basse emissioni di CO2 dipende, non da ultimo, dal capitale privato.
Dall'accordo di Copenaghen dovrebbe infatti scaturire un nuovo e credibile quadro politico internazionale che garantirà una partecipazione costruttiva degli investitori privati nella lotta al cambiamento climatico. Ciò, dovrebbe essere poi implementato nei diversi contesti nazionali al fine di offrire una concreta opportunità d'investimento e di business.
In tale ottica, il COP15 non sarà solamente un'occasione per chiedere sforzi e sacrifici alle potenze mondiali, ma si garantiranno nuove ed appetibili opportunità di crescita e sviluppo (sostenibile).

mercoledì 2 dicembre 2009

- 4 gg al COP15

Consiglio la lettura di questa utile guida ai lavori del COP15 e la visione del video-messaggio dell'UNFCCC Executive Secretary, Yvo de Boer.

martedì 1 dicembre 2009

- 5 gg al COP15

Inizia il count down...-5!!!
Noto con soddisfazione che anche i media italiani stanno dedicando una certa attenzione all'evento.
A tal riguardo, vorrei consigliare due articoli: il primo relativo alla complessità dei negoziati ed al consistente impegno dell'UE, il secondo in merito al Bella Center, l'ecologico centro congressi nel quale si terrà la Conferenza Mondiale ONU (COP15) sul cambiamento climatico.
Particolarmente brillante è invece la provocazione di Greenpeace "I leader mondiali chiedono scusa" presso l'aeroporto di Copenaghen (luogo d'arrivo e di partenza delle delegazioni di TUTTO il mondo)...
...manca il fotomontaggio di Berlusconi...danno per scontato il suo decesso nel 2020 o giudicano sufficiente l'impegno dell'Italia nella lotta al cambiamento climatico???
PS: da oggi, 1 dicembre 2009, entra in vigore il Trattato di Lisbona!!!

domenica 29 novembre 2009

Il Ministro Prestigiacomo e l'ambiente

Otto e Mezzo - Emergenza Ambiente: parla il Ministro
Una puntata chiara ed esplicativa per informare e sensibilizzare l'opinione pubblica. Da vedere.

mercoledì 25 novembre 2009

Obama al COP15

E’ ufficiale: anche Obama parteciperà al COP15 e la Casa Bianca non giungerà a Copenaghen a mani vuote. Tuttavia, la proposta statunitense dovrebbe essere un taglio delle emissioni serra rispetto ai livelli del 2005 (del 17% entro il 2020, del 30% entro il 2025 e del 42% entro il 2030) e non a quelli del 1990, a cui usualmente la negoziazione internazionale fa riferimento. E visto che, nei 15 anni in questione, le emissioni sono cresciute sensibilmente, la differenza è consistente: il 17% calcolato sul 2005 equivale al 4% calcolato sul 1990; il 30% equivale al 18%; il 42% equivale al 32%.
A tal proposito, il Ministro Prestigiacomo aveva precedentemente dichiarato: «L’Europa ha sostenuto un grande sforzo, impegnandosi a ridurre le emissioni del 20%, ma un’assunzione di responsabilità così forte ha una sua logica solo se viene condivisa dagli altri Paesi, cominciando dagli Stati Uniti».
E la saga continua…-11 giorni all’inizio nei negoziati qui a Copenaghen…

venerdì 20 novembre 2009

Delusione

L'esito del Consiglio Europeo informale di ieri sera è a dir poco deludente.
L'Europa ha seguito un basso profilo. I leader non hanno saputo osare.
Sono state nominate personalità poco carismatiche per ricoprire due ruoli così importanti; nel caso della designata Catherine Ashton ad Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione, oserei dire che la scelta è stata perfino avventata.
Inoltre la nomina a Presidente permanente dell’Unione Europea dell’attuale Primo Ministro belga Herman Van Rompuy, il quale dovrà abbandonare l’incarico nazionale per incompatibilità con il mandato europeo, causerà l’ennesima destabilizzazione e crisi politica in un Paese, il Belgio, che non riesce a trovare una soluzione allo storico conflitto interno fra la comunità fiamminga e vallona.

mercoledì 18 novembre 2009

Consiglio Europeo Informale

Ci siamo quasi...
Domani sera, a Bruxelles, i Capi di Stato e di Governo dell'Unione Europea decideranno chi sarà il primo Presidente del Consiglio Europeo e l'Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Sicurezza Comune, in vista dell'entrata in vigore del Trattato di Lisbona (dal prossimo 1 dicembre).
L'Italia candida Massimo D'Alema come capo della diplomazia europea.

domenica 8 novembre 2009

1989-2009: 20 anni di Libertà

“Prima del 1989 vivevamo in un’Europa dei muri, un’Europa divisa. La caduta del muro di Berlino e il crollo della cortina di ferro hanno portato alla riunificazione dell’Europa. Non c’è libertà senza solidarietà e ciò è vero oggi come lo era negli anni Ottanta”.
Queste sono le parole di Jerzy Buzek, Presidente dell’istituzione che oggi rappresenta direttamente i cittadini di un’Europa nuovamente unita, il Parlamento Europeo.

Il 9 novembre 1989 l’Europa intera riconquistava la libertà, un muro cadeva ed un popolo, quello europeo, ritrovava il suo comune destino verso un progetto condiviso.
20 anni dopo godiamo della libertà di circolare e di conoscere le ricchezze che ogni nazione europea sa offrire. Ma sono proprio queste opportunità, che ci appaiono così scontate, semplici e gratuite, che devono indurci a riflettere sul loro inestimabile valore.
Tuttora nella nostra Europa non tutte le barriere sono state abbattute. Penso a Cipro, ai muri che dividono zone dell’Irlanda del Nord o dei Paesi Baschi, ma anche a tutte le divisioni interne alle nostre comunità, le ghettizzazioni, le separazioni ed isolamenti che oltraggiano i valori ed i principi democratici elencati nella Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea e sui quali si fonda la nostra civiltà.

La Famiglia politica e culturale a cui oggi apparteniamo è l’Unione Europea, un sistema che ci coinvolge direttamente e che ci ha permesso di vivere in un continente che non conosce da ormai molto tempo le atrocità della guerra. Siamo estremamente fortunati e dobbiamo esserne fieri ed orgogliosi.

20 anni di libertà. Sono una preziosa conquista, da conservare.

www.europa1989-2009.eu/

Articolo pubblicato su IL CITTADINO

mercoledì 4 novembre 2009

4 Novembre

91 anni fa, il 4 novembre 1918, finiva la Grande Guerra.
Quel giorno è da allora dedicato alle Forze Armate ed all'Unità Nazionale.

martedì 3 novembre 2009

L'Unione Europea ha un NUOVO Trattato


3 NOVEMBRE 2009
...una data che entrerà nella storia...

E' stato superato l'ultimo ostacolo! Il Trattato di Lisbona è stato infatti firmato poco fa dal Presidente Ceco Vaclav Klaus.


Secondo il Presidente della Commissione Europea, J.M.D. Barroso, il Trattato potrebbe entrare in vigore a dicembre o gennaio.

Come ha dichiarato il Primo Ministro G. Brown: "Today is a day when Europe looks forward".

W L'EUROPA! W I POPOLI EUROPEI! W L'ITALIA!

lunedì 2 novembre 2009

Alda Merini

Addio Grande Poetessa...

sabato 31 ottobre 2009

Consiglio Europeo

Voglio evidenziare due novità particolarmente encomiabili adottate dall'ultimo Consiglio Europeo del 29/30 ottobre:
- l'accordo sul finanziamento necessario a supportare i Paesi in via di sviluppo nella lotta al cambiamento climatico. L'UE mantiene così la leadership nei negoziati per il COP15;
- l'intesa con la Repubblica Ceca circa un opt-out di quest'ultima sulla Carta dei Diritti dell'Uomo dell'Unione Europea. Ora non ci sarebbero altri ostacoli per il Trattato di Lisbona. Dopo la ratifica del Presidente Klaus finalmente il Trattato di Lisbona potrà entrare in vigore (!!!).
Qui le conclusioni della Presidenza

D'Alema Ministro degli Esteri dell'UE?

Ottima proposta per un incarico così importante.
Ottima reazione del Governo italiano che sosterrà D'Alema nell'interesse nazionale e senza tener conto della sua appartenenza allo schieramento avverso.
Unire le forze e supere le divisioni politiche per supportare convintamente la candidatura di una personalità italiana a ricoprire un incarico così rilevante in Europa.
Non importa se non si riuscirà ad ottenere l'incarico (i favoriti sono il britannico Miliband, il francese Védrine, il fin­landese Athi­saari).
Fondamentale è aver dimostrato che anche in Italia è possibile cooperare e collaborare per raggiungere un obiettivo comune. Messaggio non così scontato e irrilevante.

Lodo Alfano in versione francese

Dopotutto, le prerogative previste dal Lodo Alfano per le più alte autorità della Repubblica sarebbero comparabili all'immunità temporanea di cui godono i Presidenti di Francia.
Chirac ne ha beneficiato. Ora non più.

lunedì 26 ottobre 2009

La Società Civile internazionale si DEVE mobilitare

Il Governo Danese appare sempre meno ottimista sulla possibiltità di raggiungere un accordo ambizioso contro il cambiamento climatico in occasione della Conferenza Mondiale ONU (COP15). Il Primo Ministro del Paese che ospiterà la Conferenza, Lars Løkke Rasmussen, sembra aver accettato che non sarà possibile concludere un trattato completo durante i lavori conclusivi del prossimo dicembre qui a Copenhagen. Ci sarebbero ostacoli giuridici difficili da superare ed una rilevante mancanza di finanziamenti. Alcuni Paesi hanno perfino chiesto di posticipare il meeting conclusivo in modo da risolvere particolari cavilli giuridici, ma il Ministro danese per il Clima e l'Energia, Connie Hedegaard (molto probabilmente la prossima Commissaria Europea per l'Ambiente dell'esecutivo Barroso II), ha affermato che la proposta è "allettante, ma impossibile".
La Società Civile deve quindi farsi sentire per aumentare le pressioni sui governi nazionali al fine di compire quel passo concreto in avanti per ridurre le emissioni di CO2.
A tal proposito è stato istituito un forum virtuale online (http://www.fightclimatechange.eu/) per favorire una partecipazione dei cittadini sul tema del surriscaldamento del Pianeta e dei cambiamenti climatici. Ciascuno di noi può liberamente intervenire nel dibattito esprimendo il proprio punto di vista sulle possibili soluzioni che i Governi dovrebbero adottare. I messaggi saranno ufficialmente trasmessi ai negoziatori dell'UE presenti al COP15.
Inoltre la società civile internazionale potrà partecipare all'evento KLIMAFORUM09-Peoples Climate Forum, che si terrà a Copenhagen dal 7 al 18 dicembre p.v. in concomitanza alla Conferenza Mondiale ONU sul cambiamento cliamtico, per discutere le possibili soluzioni e provvedere alla stesura di una dichiarazione internazionale da proporre al COP15.
Per concludere vorrei sponsorizzare, per i lodigiani, la "Rassegna Cinematografica BiciClima" oranizzata da CicLodi per sensibilizare la cittadinanza alla mobilità sostenibile.
OGNI SINGOLO CONTRIBUTO È RILEVANTE.
Let your voice be heard! Governments need to act now! ACT NOW!!!

venerdì 23 ottobre 2009

Gli ambiziosi obiettivi dell'UE

I 27 SM dell'UE avevano già concordato di ridurre le emissioni di CO2 del 20% entro il 2020 a seguito di un Consiglio Europeo avvenuto nel primo semestre dell'anno (il famoso accordo 20-20-20).
Il 21 ottobre, a seguito di un Consiglio dei Ministri dell'Ambiente, si è deciso che, se a Copenhagen si arriverà a concordare un impegno globale di lotta al cambiamento climatico, l'UE sarà pronta a ridurre del 30%, e non più del 20%, le emissioni di CO2 entro il 2020, e fra l'80 e 95% entro il 2050.
"Questo dovrebbe essere un chiaro messaggio al mondo", ha detto Andreas Carlgren, il Ministro dell'Ambiente Svedese, presidente di turno del Consiglio svoltosi a Lussemburgo.

Mancano però i fondi. Al Consiglio ECOFIN del 20 ottobre non è stato possibile trovare un accordo. La prossima settimana ci sarà una nuova riunione e successivamente il tutto sarà definitivamente approvato, rimandato o eventualemente modificato dai Capi di Stato e di Governo che si incontreranno a Bruxelles durante il Consiglio Europeo del 29/30 ottobre p.v.

L'importanza startegica di questa sfida non può che vederci protagonisti!
YES, WE CAN!

lunedì 19 ottobre 2009

Responsabilità, precisione, correttezza e sincerità

Mancano. Troppo spesso.
E scaricare le responsabilità sugli altri accade troppo frequentemente.
In ogni ambito della vita.
Così non va bene.
Non si va da nessuna parte.

sabato 17 ottobre 2009

Ultralarga

La Finlandia programma di offrire a tutti i sui cittadini un collegamento a 100 megabit al secondo tramite fibra ottica entro il 2015.

Il Governo italiano ha invece approvato un progetto da 1.471 milioni, di cui 800 milioni messi dallo Stato, al fine di cancellare le disparità tra zona e zona mettendo tutti i cittadini in condizione di navigare ad almeno 2 mega entro il 2011-2012.
Tuttavia si attende ancora il via libera del Cipe per il finanziamento degli 800 milioni............

Abissale divario (ovviamente anche demografico).

venerdì 16 ottobre 2009

Brunetta spiega

Brunetta spiega la sua eccellente riforma della PA ad Otto e Mezzo.

giovedì 15 ottobre 2009

I giovani e la politica

Giovani, intraprendenti, volonterosi, entusiasti e post-ideologici: una descrizione dei (pochissimi) neo-sindaci under 30 eletti in Italia.
Yes, WE can!

mercoledì 14 ottobre 2009

Europa a 29?

La Croazia e l'Islanda nuovi Stati Membri nel 2012?
Questo sembra lo scenario delineato dal Commissario per l'Allargamento Oli Rehn.
Troppo ottimista? No, la Croazia sta mettendo in atto un complesso sistema di riforme che la stanno portando a raggiungere i criteri d'ammissione necessari per ottenere la membership all'UE, mentre l'Islanda, sebbene abbia iniziato da pochissimi mesi il suo cammino verso l'UE, ha già un apparato istituzionale ed una regolamentazione di stampo europeo. L'unico problema è lo stato dell'economia islandese che ha risentito in modo molto forte gli effetti della crisi globale.
Sorge però un dubbio. La popolazione dei due Paesi candidati è realmente cosciente dell'importante passo che le proprie nazioni si accingono a compiere? Non si rischia di allargare i confini dell'Europa a popolazioni ignare del vero significato dell'UE e quindi possibili euro-scettici (della peggior razza però, cioè l'euro-scetticismo del pregiudizio e della disinformazione)???

Rosy

Purtroppo, "La versione di Rosy" convince...

martedì 13 ottobre 2009

Czech uncertainty

Buone notizie per l'UE?
Solo in parte, e in particolare dall'Irlanda e Polonia che hanno finalmente ratificato il Trattato di Lisbona.
L'unico Stato Membro che quindi non risponde all'appello è la Repubblica Ceca.
Il Parlamento nazionale ha già approvato il testo, ma il Presidente della Repubblica Vaclav Klaus si rifiuta di porre la sua firma che completerebbe così il processo di ratifica (qui le ultime dichiarazioni di Klaus).
Barroso ha oggi chiesto a Klaus di ratificare il Trattato (evitando "ostacoli artificiali") e di rispettare pertanto il voto del Parlamento Ceco.
Il futuro dell'Unione è ora nelle mani di una sola persona. Una firma potrebbe cambiare molte cose per milioni di cittadini, per le istituzioni, per il futuro dell'Europa...semplicemente per tutti noi.
SIGN THE LISBON TREATY, VACLAV!

giovedì 8 ottobre 2009

Dibattito al PE sulla libertà d'informazione in Italia

Nel corso di un dibattito sulla libertà d'informazione in Italia, i rappresentanti dei gruppi politici PPE, ECR e EFD hanno ammonito dall'utilizzare il Parlamento Europeo (PE) quale forum per risolvere le questioni di politica interna.
A tal proposito alcuni deputati hanno fatto notare che questi temi sono emersi anche in altri Paesi dell'Unione, senza che di ciò si dibattesse al PE.
D'altro lato, i gruppi S&D, ALDE, Verdi/ALE e GUE/NGL hanno chiesto alla Commissione di proporre un'ampia legislazione europea sul pluralismo dei media. In particolare si richiede che negli Stati Membri il diritto di informazione sia garantito da standard comuni tramite l'adozione di una direttiva europea con indicatori applicabili a tutti.
Tuttavia, si è giustamente fatto notare che se si ritiene che in Italia non vi sia libertà di espressione si dovrebbe avviare la procedura prevista dall'articolo 7 del Trattato per violazione dei diritti fondamentali, la quale richiede prove e documentazione allo stato dei fatti inesistenti.
Al termine del dibattito la Commissaria Viviane Reding ha asserito che una normativa sul pluralismo dei media sarebbe possibile unicamente allo scopo di risolvere eventuali problemi legati al mercato interno.
Il PE adotterà una risoluzione nel corso della sessione del 19-22 ottobre a Strasburgo.

Per vedere il dibattito, clikka qui.

mercoledì 7 ottobre 2009

Le reazioni dal Mondo ed il dibattito all'Europarlamento

La sentenza della Corte Costituzionale sta facendo il giro del Mondo: i principali giornali di UK, Francia, Belgio, Danimarca e USA pubblicano la notizia in prima pagina...

Inoltre domani durante la mini-sessione plenaria del Parlamento Europeo è previsto un dibattito sulla "libertà d'informazione in Italia" con la Commissione Europea. Il voto su quest'argomento avrà luogo durante la prossima sessione plenaria di Strasburgo (19-22 Ottobre). Secondo il capogruppo del Partito Popolare Europeo il dibattito di domani non è altro che "una manovra partigiana destinata a dare fastidio all'avversario politico eletto dal popolo". Joseph Daul ha inoltre aggiunto che il Parlamento Europeo non è luogo per rese di conti nazionali e denuncia il processo ingiuso contro il Governo di uno Stato Membro.

Fonti fidate mi hanno riferito che il dibattito sarà molto acceso. Gli eurodeputati, sopratutto di certe nazioni e di partiti di centro-sinistra, si stanno preparando al confronto...

E' possibile seguire questo importante appuntamento dalle 9 alle 10.50 LIVE sul sito del Parlamento Europeo.

Lodo Alfano: ILLEGITTIMO

Alle 18 la Corte Costituzionale si è pronunciata: il Lodo Alfano è illegittimo.
Ciò comporterà la riapertura di due processi a carico del Premier Silvio Berlusconi: per corruzione in atti giudiziari dell'avvocato David Mills e per reati societari nella compravendita di diritti tv Mediaset.
Dopo il Lodo Schifani, il Premier deve incassare anche la bocciatura del Lodo Alfano.
Nel pomeriggio si è tenuto a Palazzo Grazioli un vertice fra i capi dei partiti di Governo per definire l'approccio da seguire a seguito della sentenza.
Il leader del PD Franceschini teme reazioni poco democratiche.
Vedo all'orizzonte solo nubi minacciose...
Il clima già teso fra maggiornaza e opposizioni rischia di peggiorare ulteriormente.
La vera vittima di tutto ciò?...gli italiani e l'immagine dell'Italia nel mondo!

domenica 4 ottobre 2009

PASOK stravince

Papandreu si prepara a formare un solido governo di maggioranza.
La roccaforte di centro-sinostra greca non ha fallito nel confronto con il centro-destra di Karamanlis. Un sospiro di sollievo per la socialdemocrazia europea.

Grecia al voto

Dopo le dimissioni anticipate del Primo Ministro Karamanlis (centro-destra, ND), il popolo greco è chiamato alle urne.
I pronostici danno in vantaggio l'opposizione di Papandreu (centro-sinistra, PASOK), ma non tale da riuscire ad ottenere la maggioranza assoluta.
Coalizioni con partiti minori sembrano impossibili.
C'è il fantasma di un ritorno alle urne in caso queste votazioni non riescano a dare il potere ad una chiara maggioranza.
La socialdemocrazia europea segue con attenzione queste elezioni dopo la pesante sconfitta alle elezioni europee e tedesche.

sabato 3 ottobre 2009

TRATTATO DI LISBONA / 3

Il responso è definitivo: L'IRLANDA HA RATIFICATO IL TRATTATO DI LISBONA!
Affluenza: 59%
SI: 67.13%
NO: 32.87%
Il Presidente della Commissione Europea Barroso ha rilasciato una dichiarazione nella quale ringrazia il popolo irlandese e afferma: "ora che tutti gli Stati Memebri hanno democraticamente approvato il Trattato di Lisbona, mi auguro che le procedure necessarie da completare in Polonia e Repubblica Ceca per permettere l'entrata in vigore del Trattato possano essere messe in moto il più celermente possibile."
Il Presidente Polacco Lech Kaczynski ha promesso la firma subito dopo il SI irlandese. Da fonti governative si conferma che la ratifica avverrà subito, "senza inutili rinvii".
Tuttavia il Presidente Ceco, Vaclav Klaus, ha immediatamente ribattuto "la ratifica non è all'ordine del giorno".

TRATTATO DI LISBONA / 2

L'Irlanda va verso il SI...
Alle 17.43 il 57.03% delle schede è stato scrutinato.
Il 67.01% degli aventi diritto ha votato per il SI, mentre solo il 32.99% per il NO.

REFERENDUM TRATTATO DI LISBONA / 1

Gli exit poll informali dei partiti politici Fianna Fail e Fine Gael, diffusi nella tarda serata di ieri, assegnano la vittoria al SI.
Il Governo è fiducioso.
Lo spoglio è iniziato alle 9 di questa mattina. I risultati definitivi si avranno solo alle 17.

venerdì 2 ottobre 2009

Rio de Janeiro - Olimpic Games 2016

E' appena stato reso pubblico il risultato delle ultime votazioni per l'assegnazione della sede per le Olimpiadi del 2016: Rio de Janeiro ha vinto!
Ed ora...giù in piazza a festeggiare!!!

REFERENDUM TRATTATO DI LISBONA

Mentre a Copenhagen si riuniscono i Capi di Stato e di Governo degli Stati Uniti d'America, Spagna, Giappone e Brasile per aggiudicarsi le Olimpiadi del 2016, in Irlanda si sta votando per il Secondo Referendum sul Trattato di Lisbona.
Nelle 43 circoscrizioni in cui è stato suddivisio il territorio nazionale si può votare dalle 7 di questa mattina fino alle 10 di sera.
L'incertezza sui risultati di questo voto cruciale per il futuro della nostra Unione Europea regna sovrana...
Se l'Irlanda ratificherà il Trattato mancheranno soltanto la Polonia e la Repubblica Ceca che però voteranno per via parlamentare.
Lo spoglio delle schede avverrà solamente domani, sabato 3 ottobre.
Clikka QUI per seguire gli aggiornamenti da tutte le circoscrizioni in tempo reale e i risultati definitivi.
!!!VOTE YES2LISBON!!!

Madrid-Rio

Nella prima sessione di votazioni a Copenhagen per l'assegnazione dei giochi Olimpici del 2016 le città di Chicago e Tokyo sono state escluse dalla corsa.
Ora la sfida è fra Madrid e Rio de Janeiro.
Da buon europeo questa sera tiferò per i cugini spagnoli durante la cerimonia in Piazza del Comune a Copenhagen!!!
Good Luck Madrid!!!

Follow LIVE from Copenhagen

http://www.olympic.org/en/

giovedì 1 ottobre 2009

Olympic Games 2016

Domani, 2 ottobre, Copenhagen sarà la capitale dello sport.
Qui infatti si deciderà la città che ospiterà le Olimpiadi nel 2016 fra Chicago, Madrid, Tokio e Rio de Janeiro.
Nella capitale danese sono già arrivati il Presidente Obama e moglie, i Reali di Spagna, Pelé e il Principe Ereditario del Giappone per supportare le rispettive città.

martedì 22 settembre 2009

COP15

Per chi volesse avere informazioni sulla Conferenza Mondiale sul Cambiamento Climatico (COP15) che si terrà a Copenhagen il prossimo settembre rimando a questo link e a quest'altro.
Buona lettura.

lunedì 21 settembre 2009

L'UE a Pittsburgh

Riguardo la Conferenza Mondiale sul Clima (COP15) che si terrà a Copenhagen il prossimo dicembre, il Primo Mininistro Svedese Reinfeldt, Presidente di turno del Consiglio UE, ha affermato: "Dobbiamo smettere di far finta e cominciare a fare".
Bisogna infatti aumentare le risorse finanziarie per ridurre gli effetti del riscaldamento globale e tutti i Paesi, tranne quelli meno avanzati, sono chiamati a contribuire.
Oltre a questo appuntamento, i negoziati proseguiranno negli incontri di Bankok, Barcellona e Copenahgen (una sessione prima del vero e proprio COP15).
Sono gli ultimi 3 incontri.
5 sonon già stati affrontati e fin'ora non si è giunti ad un testo sufficientemente accettabile e condiviso.
Mancano poco meno di 80 giorni...

mercoledì 16 settembre 2009

Copenhagen!!!

Atterrato, sistemato, pronto!
Sono solo trascorsi 4 giorni dal mio arrivo a Copenhagen e già ho avuto modo di partecipare a importanti eventi presso il Ministero degli Esteri danese, collaborare con il corpo diplomatico italiano, preparare il mio primo messaggio ufficiale per Roma e molto altro...
E domani avrò perfino l'onore di rappresentare l'Ambasciatore ad un seminario organizzato dal Ministro degli Esteri danese Mr. Per Stig Møller...
Sfrutto l'occasione per pubblicizzare l'evento Bright Green che si terrà a Copenhagen dal 12 al 13 dicembre, proprio durante il COP15. Le aziende italiane interessate sono invitate a parteciparvi...attualmente si hanno pochi iscritti. Sarebbe un'ottima occasione per esportare le competenze e capacità italiane per sostenere uno sviluppo sostenibile ed eco-compatibile.

giovedì 10 settembre 2009

Importantissimo!!!

White Paper on Multilevel Governance adopted by the Committee of the Regions on 17 June 2009.

UniCatt

Non per fare polemiche, ma soltanto per avvisare la gentile clientela, o meglio gli utenti-studenti dell'UniCatt.
Se cercate fondi o rimborsi spese per finanziare vostre esperienze formative, la strada è tutta in salita!
Lunedi inizierò lo stage presso l'Ambasciata d'Italia a Copenhagen che rientra nel progetto MAE-CRUI. Sebbene io sia ora studente di un'università belga, ho potuto concorrere al progetto in quanto laureato entro 18 mesi presso un'università italiana, come chiaramente scritto nei criteri d'ammissione. Nel bando di concorso c'era specificato che non erano previsti rimborsi nè da parte della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane nè dal Ministero degli Affari Esteri.
Ogni università ha comunque la possibilità di gestire propri fondi per destinarli ai rimborsi spese.
Discrezionalità, libertà ed autonomia.
Bene. Perfetto.
Il problema che ho incontrato personalmente e sul quale vorrei soffermarmi non è dunque la presenza o meno di un tale fondo, ma sull'impossibilità ("al 99%") di poterne usufruire causa "conflitti d'interessi fra l'Università Cattolica e l'istituzione presso la quale lei farà il tirocinio". Riassumendo, secondo quanto spiegatomi, il problema si concentra su un "contenzioso burocratico" che la ricca, opulenta e sfarzosa Università Cattolica non è stata in grado di risolvere e regolare con un organo dello Stato quale è una missione diplomatica, un'ambasciata appunto. (Altre università hanno risolto tale cavillo ed erogano denaro ai propri studenti per tale progetto)
E quindi...chi ne fa le spese? Gli studenti! Otttttiiiimoooooo!!!
Ribadisco che l'opportunità offertami è di inestimabile valore e sono grato per essere stato selezionato per questo progetto, ma non posso tacere sull'incapacità di un'università di INVESTIRE sui propri studenti più meritevoli.
E' una questione di principio (come sono solito affermare...)!!!
Un ottimo studente con difficoltà economiche non potrebbe mai da solo farsi carico di tutti gli inevitabili costi e spese connessi ad una prolungata permanenza in un Paese estero (alloggio, trasporti, mezzi di comunicazione...).
Questo è il classico esempio di come la burocrazia riesca a impedire lo sviluppo e la crescita e di come il sistema italiano sia incapace di investire sul merito, indistintamente dalla classe sociale di provenienza e appartenenza. Le opportunità di crescita formativa non dovrebbero mai essere intralciate da questioni economiche.
Oltretutto ritengo che un'università privata, che riceve molto denaro dai suoi studenti, debba essere in grado di restituire il "contributo" offrendo un'istruzione, servizi e opportunità che dovrebbero essere equivalenti a quelle di un'università statale, se non superiori (date le maggiori disponibilità finanziarie).

UE

Quante news da commentare oggi...
Dunque, finalmente la Conferenza dei Capigruppo del Parlamento Europeo ha deciso la data della votazione per la riconferma di Barroso alla Presidenza della Commissione Europea: sarà mercoledi prossimo, 16 settembre, ovviamente durante i lavori della sessione plenaria di Strasburgo. Sicuramente godrà dell'appoggio dei 265 deputati del PPE e dei 54 onorevoli del neonato gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei. Martin Schulz (S&D) e Guy Verhofstadt (ALDE) hanno ottenuto generose concessioni da parte dell'ex Primo Ministro del Portogallo in cambio di astensioni da parte di qualche delegazione nazionale all'interno degli eurogruppi. Inoltre il programma e le priorità sulle quali Barroso vorrà concentrarsi nei prossimi 5 anni avevano ottenuto un largo consenso già settimana scorsa. Nel suo manifesto il candidato aveva trattato temi cari alle forze di sinistra come la disoccupazione (“The main problem in Europe is unemployment), i problemi sociali ("A stronger focus on social dimensions in Europe at all levels of decision-making"), lo sviluppo sostenibile ed eco-compatibile.
Tutto sembra dunque filare liscio. Ma c'è un enigma.
Il Trattato di Lisbona potrebbe entrare in vigore se il referendum irlandese darà un risponso positivo e se l'euroscettico Presidente Ceco Vlacav Klaus ratificherà il Trattato, già approvato dal Parlamento nazionale. In tal caso sarà richiesta una maggiornaza assoluta e non più semplice per approvare l'intera Commissione: 369 deputati su 736 dovranno dare la fiducia. Il gioco si complicherebbe...
Altra news che vorrei porre all'attenzione è il Bollettino mensile di settembre della BCE. L'istituto di Francoforte nota una ripresa lenta, ma paventa un ulteriore aumento del tasso di disoccupazione che ha raggiunto quota 9,5% a luglio. La situazione in Spagna e Francia è preoccupante. Alla disoccupazione si accompagna anche insoddisfazione, malcontento diffuso, euroscetticismo e possibili successi elettorali di forze estremiste. Io sarei a favore di un nuovo European Recovery Plan.

martedì 8 settembre 2009

Mike Bongiorno

Non sarà ricordato soltanto per essere stato uno dei simboli e protagonisti della TV italiana.
Il mitico Mike ha saputo infatti utilizzare la televisione pubblica per diffondere la lingua, la cultura, il costume del nostro Paese. Ha contribuito a suo modo a creare l'Italia e gli italiani.
Grande Mike! Grazie!
"Allegriaaaaa"!!!

Irlanda

A poco meno di un mese, i sondaggi sul prossimo referendum sul Trattato di Lisbona non sembrano incoraggianti.
Sarebbe un gravissimo errore far fallire anche questo secondo referendum; ci sarano conseguenze negative non soltanto per l'Irlanda, ma per tutta l'UE.
VOTE "YES" TO LISBON TREATY!

venerdì 4 settembre 2009

Elezioni Regionali

Si voterà il 21 e 22 marzo 2010.
Lo ha annunciato oggi il Ministro dell'Interno Maroni.
Speriamo che anche le elezioni comunali siano così presto...

giovedì 3 settembre 2009

Errore

A me non risulta che la Commissione sia un organo politico.
Ufficialmente è un “organo collegiale di individui”.
Usualmente i commissari sono politici, ma non mancano gli esempi di tecnici, accademici (Mario Monti) o persone esperte della materia che andranno a dirigere. Nei Trattati si legge chiaramente che devono operare nell'imparzialità, senza favoritismi verso il proprio Paese d'origine.
Inoltre la Commissione (DG e Unità) è famosa per essere composta da burocrati che stilano le proposte che la Commissione inoltra alle altre istitutzioni per poi essere approvate. Quindi anche il suo staff non è composto da politici.
Insomma, sebbene il termine politico possa essere interpretato in diversi modi, io non lo userei in riferimento alla Commissione delle Comunità Europee.

mercoledì 2 settembre 2009

L'Europa dice sì alla redistribuzione

Soddisfatissimo!
Nel pomeriggio il Commissario Barrot ha reso pubblica la proposta della Commissione "Joint EU Resettlement Programme". Il piano prevede la creazione di un programma volontario per promuovere la cooperazione politica e pratica in tema di immigrazione: distribuire i rifugiati fra i paesi. Gli stati aderenti al programma conserverebbero il diritto di decidere quali e quanti rifugiati accettare e per incoraggiare la partecipazione, ogni paese riceverà ben 4.000€ per ciascun rifugiato accolto.
Inizia dunque l'iter che coinvolgerà Commissione, Parlamento Europeo e Consiglio per l'adozione di tale proposta. Ora c'è materiale su cui discutere e lavorare. L'UE c'è.

Federalismo

Alberto Quadrio Curzio, il presidente della commissione d'esame che mi ha conferito la laurea, scrive oggi sul Corriere un articolo con tre sue riflessioni (una sulle origini, una sul presente, l'altra sul futuro) sulla questione fiscale in Italia.
L'ultima parte si concentra sul federalismo fiscale. Il Professore chiede una ridefinizione delle competenze fra diversi livelli di governo (dunque l'ennesima modifica del titolo V della Costituzione) e si augura (forse con troppo ottimismo) che il controllo federalista riuscirà a ridurre il sommerso di ben 10 punti di PIL, quindi aumentare le entrate e di conseguenza ridurre la pressione fiscale.
Anche io lo spero perchè così succede negli altri 3 stati federali dell'UE (Belgio, Austria, Germania). In Italia penso però che si debba tener conto della società che, come dire...è un pò diversa da quella tedesca o nordeuropea...
Cioè, molte responsabilità cadranno sulle spalle delle amministrazioni locali, provinciali e regionali che oggi non pullulano certo di persone lungimiranti (mancano a livello nazionale, figuriamoci locale), soprattutto in certe zone. Ovviamente grande responsabilità è nelle mani del cittadino che elegge candidati non adatti (cioè non competenti, poco efficienti, poco preparati, troppo immischiati in logiche di partito, "vittime" di pratiche clientelari...) a rivestire il ruolo di amministratori della cosa pubblica. E' così che si sono verificati i grandi debiti nella sanità del Lazio, della Puglia, nelle amministrazioni cittadine, ecc., ecc...
Inoltre credo che il Professore abbia tralasciato il tema delle spese, connesso ovviamente a quello delle tasse. In caso l'Italia diventi una federazione, la qualità dei beni e servizi pubblici dovrà rimanere la stessa (se non aumentare), ma le risorse saranno limitate dalla ricchezza/produttività delle popolazioni residenti in determinate zone. I fondi perequativi distribuiti da Roma aiuteranno le aree più svantaggiate, ma ad ogni modo si dovrà raggiungere un livello di efficienza sufficientemente alto per poter gestire efficacemente input e output.
La struttura istituzionale che si definirà e soprattutto le interazioni fra diversi livelli di governo all'interno di uno stato federale (come sarà l'Italia?) - ancora una volta rimando al principio della sussidiarietà e MLG - sono fattori importantissimi con rilevanti conseguenze sulla spesa pubblica e sull'(in)capacità di attuare le riforme necessarie. Se il disegno istituzionale non dovesse essere ben definito o se i responsabili politici fossero (diciamo...) inadatti, sarebbe la catastrofe.
Le ricerche per la mia laurea specialistica mi aiuteranno ad analizzare meglio il problema.

martedì 1 settembre 2009

Il principio di non-refoulement

Torno in Italia e sulle prime pagine di tutti i giornali si parla del respingimento di un gommone sul quale sono stipati circa 75 clandestini, ora al largo delle coste libiche.
Maroni si difende. Nei CIE ci sono proteste. La Commissione chiede informazioni. Beeeene!
Dunque, tanto per chiarire la situazione, quando si parla di immigrazione l'Italia, o qualsiasi altro Paese, non può contare solo sulle sue forze per risolvere il prblema. Quindi le organizzazioni internazionali sono essenziali. E quindi il ruolo che può svolgere l'UE è anche in questo caso vitale. Tuttavia l'operato dell'Unione nell'affrontare il problema è molto dibattuto. FRONTEX è nel mirino.
Ad ogni modo, per un primo approccio al tema immigrazione-ruolo UE rimando a questo link.
Le condizioni da soddisfare per ottenere la concessione dello status di rifugiato o di beneficiario di protezione internazionale sono previste dalla Direttiva 2004/83/CE.
Il principio di non-refoulement (non respingimento), così come è interpretato dalla Corte europea dei diritti dell’uomo, significa essenzialmente che gli Stati devono astenersi dal respingere una persona (direttamente o indirettamente) laddove potrebbe correre un rischio reale di essere sottoposta a tortura o a pene o trattamenti inumani o degradanti.
Ora, mettersi nei panni degli altri a volte è molto utile. Per di più comprendere ancora una volta che l'Italia da sola non può fare quello che vuole (causa vincoli internazionali/comunitari) è cosa buona e giusta e dovrebbe evitare affermazioni del tipo "chiudiamo le frontiere!". Inoltre, per una certa forma di snobbismo societario, certi lavori gli italiani non sono più disposti a farli e dunque si chiede aiuto all'immigrato.
Detto ciò, leggo con piacere che ieri è stata siglata un'intesa per avere collaborazione dai Comuni sulle dichiarazioni di «emersione dal lavoro irregolare». Lo hanno firmato il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, il sottosegretario al Welfare, Eugenia Roccella, e il presidente dell'Anci, Sergio Chiamparino.
Questo è il giusto modo di operare! Ecco perchè:
1) permetterà all’extracomunitario irregolare (che lavora!) di stare sul territorio italiano senza sanzioni;
2) si ridurrà il lavoro in nero, gli interessati infatti dovranno compilare una "domanda di emersione del lavoro irregolare";
3) nelle casse dello Stato entreranno un bel pò di quattrini (dato che le domande di regolarizzazione potranno essere inviate previo pagamento di un contributo di 500 € per ciascun lavoratore da parte del datore di lavoro);
4) è un classico esempio di MLG (multi-level governance) e sussidiarietà: una rete di «welfare di vicinato» in grado di arrivare più vicino agli interessati grazie alla collaborazione di diverse istituzioni e all'interazione con la società civile.
Ottimo!

lunedì 31 agosto 2009

Au revoir Bruxelles

Sono appena tornato a casa dopo una fantastica settimana nella mia Bruxelles.
Crazy week, great friends, fantastic time.
Questa città mi mancherà. Lo so.
E mi mancherete soprattutto voi, dear friends, mes amis!
E quindi...Au revoir Bruxelles, arrivederci a gennaio 2010!
And now.......Copenhagen, I AM ARRIVING!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

venerdì 21 agosto 2009

Il tram tram riprende...

Domenica riparto per Bruxelles. Il tram tram riprende...
Salirò per sistemare qualche faccenda burocratica, per definire gli esami del prossimo anno accademico, salutare gli amici, fare il mio primo giro in Parlamento dopo le elezioni e soprattutto per completare il trasloco (l'ennesimo!) per Copenahgen.
Nel frattempo la ricerca di una sistemazione nella capitale danese prosegue, ma con pochi risultati...con pochi risultati...con pochi risultati...con pochi risultati...

mercoledì 19 agosto 2009

"Io, studente italiano Perchè sono fierissimo dell'Unità d'Italia"

Oggi il Corriere ha deciso di pubblicare la lettera di uno studente leghista, Matteo Lazzaro. E. Galli della Loggia gli ha risposto. Io vorrei aggiungere qualcosa.

Sono stati commessi e vengono tutt'ora commessi errori da parte dello Stato, da parte dei politici e di molte istituzioni più o meno ufficiali, ma chi è il motore di tuto ciò? chi è il vero responsabile? chi è il primo ingranaggio del sistema? E' il singolo cittadino che poi compone la più ampia società civile. Noi italiani, noi uomini e donne che viviamo su un suolo comune siamo gli unici responsabili della situazione attuale. E' colpa nostra, solo nostra se poi le istituzioni rappresentative, i servizi pubblici, l'amministrazione non funzionano come dovrebbero perchè noi siamo il loro motore. Il problema quindi non è tanto se sia meglio restare uniti in un'unica nazione o divisi in numerosi staterelli come poco più di 150 anni fa, ma la questione dovrebbe focalizzarsi sul perchè non riusciamo a comportarci come normali cittadini di un normale Paese occidentale. La questione non è l'Italia, ma l'italiano. L'evasione fiscale c'è sia al nord, sia al centro, sia al sud. La mafia pure. La mancanza di rispetto nei confronti dell'autorità anche.
Quindi direi che continuare a fossilizzarsi su rivisitazioni storiche sterili, su un passato che ormai è stato ampiamente valutato e giudicato non ha senso. Se vogliamo ammettere che si sono fatti errori, benissimo. Ammettiamolo. Ma in ogni dove si possono scovare eventi poco raccomandabili per essere sbandierati come "fondanti di un popolo". Se Lazzaro pensa che l'Italia sia l'unico Paese fondato sull'inganno, allora si è rivelato capo degli esterofili.
E quindi è ora che noi italiani, tutti noi, ci svegliamo da questo torpore secolare ed iniziamo a risolvere tutti i disagi che ci caratterizzano. Senza andare tanto distanti, proviamo a comportarci noi come responsabili cittadini. Andando a votare, pagando le tasse, pagando il biglietto del treno, facendo la raccolta differenziata, organizzandoci al meglio per non causare problemi all'altro, denunciando alle autorità ciò che è scorretto...queste sono le piccole cose che fanno Grande un popolo.
Amareggiato che ancor oggi si debba convincere qualcuno sulla bontà dell'esperienza italiana, concludo affermando che ora il problema travalica i confini nazionali. Ora la vera questione è l'Unione Europea. Ma qui mi fermo.
Io comunque sono ottimista e vedo già da tempo importanti segnali che mostrano che si sta proseguendo verso la giusta direzione.

L'economia delle Regioni italiane nel 2008

L'importantissimo rapporto su "L'economia delle Regioni italiane nel 2008" della Banca d'Italia chiarisce la realtà e smentisce molti luoghi comuni e pregiudizi fomentati da certi personaggi politici. Da leggere qui (testo integrale) o qui (articolo Repubblica).

martedì 18 agosto 2009

Prodi si confessa

Oggi Piero Sansonetti scrive su L'Altro un articolo per ribadire l'importanza di un editoriale scritto da Romano Prodi il giorno di Ferragosto sul Messaggero, ma passato abbastanza inosservato.
Il leader dell'Unione, dell'Ulivo e dell'eterogenea coalizione di centro-sinistra che ha tentato di governare l'Italia per ben 2 volte non si limita a criticare apertamente l'esperienza della gauche italiana, ma demolisce anche quella europea e mondiale. I governi di Tony Blair e Clinton e quelli che ad essi si erano ispirati "si limitavano ad imitare le precedenti politiche dei conservatori inseguendone i contenuti e accontentandosi di un nuovo linguaggio". Un plagio insomma. Prodi critica l'assenza di idee innovative ed originali e condanna quindi l'errore di copiare le politiche del avversario. Fin qui condivido, analisi innegabile.
Ma quando il Professore passa in rassegna la necessità di una serie di nuove idee e progetti autenticamente di sinistra nel sistema scolatico, nella ricerca, nel sistema sanitario, nel ruolo dello Stato in economia, nell'immigrazione, nella solidarietà internazionale, mi accorgo che è un'analisi abbastanza sterile. O per lo meno valida in certi Paesi europei, ma non estendibile al mondo. In India e soprattutto negli USA i cosiddetti riformisti hanno già elaborato strategie pienamente socialdemocratiche che ora si apprestano ad attuare. In concomitanza con la sconfitta della socialdemocrazia europea alle elezioni per il PE, in queste due potenze mondiali la sinistra democratica vantava un'eclatante vittoria.
In particolare proprio il Presidente Obama sta ora cercando di riformare il sistema sanitario nazionale in modo tale da dare "uguali prospettive di fronte alla vita", sta cercando di regolare il capitalismo e il sistema finanziario, proprio come consigliato da Prodi.
Sganciarsi dagli estemisti è stato in Italia un passo importante verso la retta via. Ma non basta.
La socialdemocrazia europea non ha ancora trovato un'identità definitiva.
Altre realtà ci sono riuscite.
La sinistra europa è in ritardo. Ed allora? Si tornerà a copiare anche queste stimate e vincenti esperienze sperimentate in altri continenti o si faticherà per trovare un'originale via europea?
In bocca al lupo.

Nel frattempo godiamoci (da spettatori) il dibattito per la segreteria del PD...in Italia molto dipenderà dall'"eletto".........

lunedì 17 agosto 2009

Caro-città

Oslo, Londra e Copenhagen.
Questo è il podio delle città più care d'Europa.
Roma è 21esima, mentre Milano 26esima.
Ed i salari?

SOS non voglio dormire sotto un ponte

Ormai la ricerca di un alloggio nella capitale danese sta proseguendo da più di un mese senza alcun risultato soddisfacente...
Avrò inoltrato un'ottantina di e-mail, chiesto aiuto a parenti, amici, conoscenti, ecc...ma fin'ora pochissime risposte e tutte negative.
Oggi mi sono imbattuto in un post dal titolo "Close to impossible to rent an apartment in Copenhagen" nel quale una giovane si lamentava di trovarsi nella mia stessa situazione.
E' incoraggiante sapere che secondo l'esperienza di tale ragazza le chances di ricevere una risposta alle mail inviate per avere ulteriori info sugli annunci trovati su internet si abbasserebbero notevolmente se scritte in inglese, che i danesi sono diffidenti verso lo "straniero" e quindi preferiscono affittare l'alloggio ad un connazionale (sono 3 gatti...bho) e che sono molto più disponibili con gli studenti della CBS (Copenahgen Business School)...
La mia enorme, gigantesca, immensa stima per il popolo danese si sta assottigliendo..................

domenica 16 agosto 2009

"La gente ne ha piene le scatole"

"La gente ne ha piene le scatole" delle cavolate sparate dalla Lega sull'Inno di Mameli o sul Tricolore!
"La gente ne ha piene le scatole" di sentire politici che inveiscono contro la propria Capitale!
"La gente ne ha piene le scatole" di un federalismo dissociativo e distruttivo dell'identità nazionale italiana!
"La gente ne ha piene le scatole" di un partito che rispetta il Capo dello Stato solo se "non si è mai opposto al governo" e che pubblicamente fa paragoni e confronti puerili fra Presidenti della Repubblica!
"La gente ne ha piene le scatole" di sentir parlare di legge sui dialetti e non di problemi ben più seri!
"La gente ne ha piene le scatole" di un partito fin troppo populista che rischia di immiserire il dibattito politico e perfino la società civile!
"La gente ne ha piene le scatole", io in primis.

Lodi: indebitamento, università, reperti

Vorrei focalizzare l'attenzione su 3 notizie riguradanti il territorio lodigiano.
Mi auguro che le amministrazioni responsabili possano escogitare soluzioni per risolvere i seguenti problemi.
1) Le famiglie di Lodi sono le più indebitate d’Italia. Roma e Milano in seconda e terza posizione;
2) Il progetto dell'università è un'opportunità che non è stata ancora colta. "Lodi città universitaria" sembra rimanere soltanto uno slogan;
3) Da due anni nei magazzini reperti e opere del museo civico. La cultura sempre al secondo posto.

venerdì 14 agosto 2009

YES2LISBON

Inizio da oggi il mio supporto alla campagna per la vittoria del YES al Referendum sul Trattato di Lisbona che si terrà in Irlanda il prossimo 2 Ottobre.

"A positive vote on the new Treaty is a vote for a better EU"

Per info:
http://www.lisbontreaty.ie/

giovedì 13 agosto 2009

Puntualizzazione

Non vorrei interrompere i festeggiamenti e disturbare l'euforia dei giornalisti che oggi annunciavano la fine della crisi, ma vorrei soltanto far notare che non è l'Italia ad avere un PIL positivo, sono solo Francia e Germania. Il Belpaese è ancora in recessione...
Il "carro" ha 4 ruote, vediamo di essere quelle motrici.....................

martedì 11 agosto 2009

Dolomiti!


domenica 2 agosto 2009

Firenze e Siena

mercoledì 29 luglio 2009

Eurobarometro

Secondo un'inchiesta pubblicata oggi, gli europei sono sensibili alle questioni ambientali.
Dei risultati ottenuti, quello più interessante e su cui dover riflettere ha a che fare con i sistemi di tassazione.
"Circa il 46% dei cittadini dell 'UE - si legge nel press release - ritengono che il modo migliore per promuovere i prodotti ecologici sarebbe aumentare le imposte sui prodotti dannosi per l'ambiente e ridurle su quelli ecologici. I più favorevoli a questo duplice intervento a livello di tassazione sono i britannici, mentre sono molto meno favorevoli i maltesi (28%), i quali preferiscono che ci si limiti a ridurre le imposte sui prodotti ecologici."

E' solo una questione di coerenza

L'hanno accusato di essere un giustizialista, ma Luigi De Magistris si è sempre dichiarato difensore della legalità e delle regole. Bene.
Il magistrato candidato nelle liste dell'Italia dei Valori al Parlamento Europeo aveva deciso di dedicarsi alla politica ed abbandonare la magistratura. E' stato eletto, ora è un onorevole europarlamentare. Bene. Bravo. Ora però mantenga la promessa.
L'interessato ha rilasciato una dichiarazione sul suo sito affermando «Lascerò la toga, ma i tempi delle dimissioni non me li faccio dettare da nessuno».
Bene. Vogliamo credergli. E vogliamo credere che non decida di interrompere il suo mandato prima della fine della legislatura, che non ritorni subito dopo in magistratura, che non si ricandidi alle prossime elezioni nazionali, e poi di nuovo con la toga (cucita dai detenuti), e così via, e via, e via...
Questo valzer fra i due ordini sarebbe veramente di cattivo gusto. Per non parlare della serietà dell'individuo, dell'indipendenza ed autonomia dei poteri.

Islanda: inizia l'iter

I Ministri degli Affari Esteri dei 27 SM dell'UE hanno trasmesso alla Commissione la candidatura d'adesione dell'Islanda.
Secondo una prima valutazione del commissario per l'allargamento Olli Rehn ben 22 dei 30 capitoli che compongono gli accordi di negoziazione rispondono alle condizioni d'ammissione.
Il percorso sembra dunque in discesa.
L'unico ostacolo ora è convincere l'opinione pubblica...arduo lavoro...

martedì 28 luglio 2009

Legge del contrappasso

E a San Vittore si cuciono le toghe.
Astuti.

Condanna per mafia a 10 anni e 8 mesi

Per gli inquirenti, il medico-politico Giovanni Mercadante avrebbe fornito "il proprio ausilio e la disponibilità della struttura sanitaria della quale era socio (l'Angiotac, ndr) per prestazioni sanitarie in favore degli associati mafiosi, anche latitanti, e la redazione di documentazione sanitaria di favore, ricevendo, in cambio, l'appoggio elettorale di Cosa nostra in occasione delle regionali in cui era candidato".
Ho la nausea.

Parco dell'Amicizia (e dello spaccio amichevole)

In città girano già da tempo voci sullo spaccio al nuovo Parco dell'Amicizia inaugurato solo il 2 giugno scorso. Gli abitanti della zona si sono ribellati e si sono rivolti alle forze dell'ordine. Oggi la questione appare anche sul Cittadino perchè non si sono trovate soluzioni.
"Il comando dei vigili di Lodi - si legge sul quotidiano di Lodi - ha dunque compiuto alcuni sopralluoghi in zona, per controllare il transito dei ciclomotori ed effettuare alcune verifiche nel parco, ma non sono state scoperte infrazioni né registrate situazioni anomale."
Mi auguro che si trovi una soluzione al più presto...

domenica 26 luglio 2009

"Con Giulio Cavalli contro le mafie"

Aderisco all'iniziativa a sostegno di Giulio Cavalli.
Lodi. Contro le mafie.

sabato 25 luglio 2009

Qualità = finanziamenti

"Se vuoi stupirti, vieni in Italia!"
Questo sarebbe lo slogan perfetto per la campagna del Ministero del Turismo intitolata Magic Italy.
Sono sicuro infatti che telegiornali, mensili, settimanali, quotidiani, riviste varie e programmi di approfondimento dedicheranno parole, parole e parole per lodare (giustamente) e sottolineare la straordinarietà della riforma che premierà soltanto le università virtuose.
Stupore fra gli italiani per ciò che è invece la consuetudine in altri Paesi europei.
Stupore per i cittadini europei che vivono in Stati dove ciò è la normalità e vengono a conoscenza che "per la prima volta in Italia [viene] applicato un criterio di qualità nella distribuzione dei fondi".
Ed è grazie ad un governo di centro-destra che si useranno criteri meritocratici ispirati a metodi ampiamente utilizzati soprattutto nelle socialdemocrazie nordeuropee.
E quindi stupiamoci anche noi, cantiamo tutti assieme "Alleluja" ed auguriamoci che ci siano altre "prime volte"...

Lardaro, Trentino with family

domenica 19 luglio 2009

Islanda chiede l'adesione all'UE? "Un peu suspecte"

Altri Vikingi nell'UE?
Il prossimo 27 luglio il Consiglio Affari Esteri proporrà una prima valutazione ed analisi della candidatura informale dell'Islanda.
Sebbene la legislazione islandese sia già conforme per 2/3 a quella europea, sebbene l'Islanda sia membro dal '94 dello Spazio Economico Europeo, abbia istituzioni democratiche ed un sistema economico moderno, Bruxelles e i 27 devono ora valutare seriamente la questione prima di iniziare le trattative che potrebbero portare all'ennesimo allargamento.
La crisi globale ha messo in difficoltà l'economia e questo potrebbe essere il motivo principale della richiesta informale di adesione all'UE.
Una candidatura basata solo su questioni economiche?
Come conciliare quindi le divisioni interne dell'opinione pubblica (40% favorevoli, 45% contrari e 15% indecisi), l'ostilità di parte dell'elettorato di abbandonare lo "splendido isolamento" con i benefici economici che una membership potrebbe portare?
L'UE non è più solo una comunità economica, è anche un'unione politica e giudiziaria.
Ne è pienamente consapevole la classe dirigente islandese?

17 anni dopo...

...ci sono ancora dubbi.

BORSELLINO

sabato 18 luglio 2009

NOTTE BIANCA a LODI


venerdì 17 luglio 2009

Lombardia, Lodi, l'Ecomafia e la società disinformata

Ieri sera ho partecipato all'incontro organizzato presso la Libreria "Sommaruga" in Corso
Vittorio Emanuele II a Lodi per la presentazione del RAPPORTO ECOMAFIA 2009 (Edizioni Ambiente, Milano 2009).
Sono intervenuti Sergio Cannavò (Vicepresidente di Legambiente Lombardia) e Giulio Cavalli (Attore e responsabile del Centro di documentazione Teatro Civile presso il Teatro Nebiolo Lorenzo. Sorprendente l'intervista del 4 giugno rilasciata all'Espresso).
Serata stimolante, piacevole e soprattutto pedagogica. Mi auguro di poter contribuire anch'io con questo articolo a divulgarne il messaggio.
La prima parte dell'incontro si è focalizzato su due dati alquanto sconvolgenti che hanno perfettamente delineato la gravità e la consistenza della criminalità ambientale in Lombardia. Una fotografia d'insieme.
Dunque, sebbene in Italia tutti i reati contro l'ambiente siano solo contravvenzioni, abbiano tempi di decorrenza molto bassi e siano puniti con pene molto basse, dal 2001 è stato introdotto nel nostro ordinamento il delitto di organizzazione per traffico illecito di rifiuti. In base ai dati raccolti dai relatori, dal 2002, quando avvenne il primo arresto, al 2009, si contano 131 inchieste in tutta Italia. Di queste il 10% sono in Lombardia; se si ampliasse l'analisi e si tenessero in considerazione anche coinvolgimenti indiretti di soggetti lombardi, passaggi momentanei sul nostro territorio regionale, ecc...il dato si alzerebbe al 36%.
Ebbene si, la Lombardia è coinvolta per il 36% in tutte le inchieste di criminalità ambientale d'Italia!!!
Incredibile, impensabile, inimmaginabile...questo è stato il commento di molti...il "virtuoso nord" è coinvolto in mafie ambientali fino al collo. Un'esame di coscienza è dunque necessario...
La seconda parte dell'incontro si è pertanto concentrata su un'analisi della nostra società civile, perchè sono imprenditori lombardi, autoctoni che trafficano materiali dannosi e tossici. Sono privati cittadini del Nord che sono coinvolti e cedono a questi traffici illeciti. Sono politici e pubblici dipendenti del Nord che accettano "benefits" in cambio di concedere autorizzazioni. La mafia "NON è incredibilmente aliena" nel Nord Italia.
L'invito dei relatori: APRITE GLI OCCHI!
C'è scarsa percezione di questo fenomeno. Si tende a collegare il fenomeno dell'ecomafia con il caso dei rifiuti di Napoli, della Calabria, Sicilia...NON nel Nord!
Si è parlato di società civile disinteressata e di apatia a tale riguardo. La disinformazione ha un ruolo importante, ma io aggiungerei un ulteriore causa: un'eccessiva fierezza del Nord nei confronti del "mafioso Sud".
Al termine della serata sono pertanto giunto alla triste conclusione che l'Italia è paradossalmente più unita di quanto possa sembrare. Stessi problemi da affrontare, con metodi diversi, ma assieme per il bene del Paese. E molte altre negatività uniscono tristemente la nostra penisola: l'evasione fiscale, lo scarso rispetto per ciò che è pubblico, per i beni pubblici, per la comunità nel suo complesso. Spesso si cerca di trovare un escamotage per non pagare la tassa, la multa, il biglietto del treno e del bus...Un difetto che accomuna tutte le civiltà che si affacciano sul Mediterraneo. Basta prendere un aereo, viaggire verso il Nord Europa, ed in meno di 2 ore si giunge in Paesi con un maggiore senso civico.
La serata è quindi conclusa con una digressione critica sulla società lombarda; io azzarderei però ad allargare tali conclusioni, come scritto precedentemente, a tutte le società mediterranee (in antitesi con le cosiddette socialdemocrazie nordeuropee).
Bisogna solo essere capaci di ammettere la realtà dei fatti, essere consapevoli delle nostre mancanze e quindi migliorarsi. La scuola ed una buona educazione devono contribuire a questa causa. Un inasprimento delle pene per certi reati potrebbe essere un ulteriore deterrente.
Ed allora...Yes, we can!
Per concludere riporto un riassunto degli avvenimenti che hanno dato vita all'inchiesta "Rifiutopoli-Gerione" nella Provincia di Lodi.
I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico hanno scoperto che alcune aziende lodigiane e non:
a) prelevavano dall'alveo del Lambro e del Po una quantità eccessiva di ghiaia e sabbia, causando un danno ambientale gravissimo e aumentando il rischio di alluvione in caso di piena;
b) smaltivano in modo "non corretto" alcuni rifiuti pericolosi. Si sospetta che i rifiuti venissero sparsi in discariche abusive, nei campi da coltivare (per colmare degli avvallamenti) o utilizzati per costruire alcune opere civili, ad esempio la massicciata della TAV (come peraltro è stato scoperto in Veneto, tra Padova e Venezia, nel 2005). Tutte questo ha esposto l'ambiente e le popolazioni a notevoli rischi sanitari;
c) questo disegno criminale era favorito dalla complicità di 2 dirigenti della Provincia di Lodi, finiti in carcere insieme ad altre 9 persone (i titolari delle aziende coinvolte nello scandalo).
Le indagini sono in corso e a breve inizierà un processo.
Consiglio anche questo sito curato dal dott. Bignami, il notaio che ha lanciato i primi avvertimenti ed accuse che hanno dato poi vita alla nota inchiesta.
God save the Queen! ma God, please, save (also) the North!!!