sabato 10 aprile 2010

Lutto in Polonia

La morte di un Capo di Stato è un evento che colpisce profondamente una nazione. La morte del Presidente polacco Lech Kaczynski è ancor più tragica in quanto è stato decapitato tutto il gotha delle istituzioni polacche. L'incidente ha infatto coinvolto anche il Capo di Stato Maggiore dell'esercito, il capo delle forze sul campo, il capo dell'Aeronautica militare e quello dell'esercito, il capo delle forze speciali e il vice ammiraglio, il viceministro degli Esteri, il governatore della banca centrale, ben 13 ministri, l'ex Presidente Ryszard Kaczorowski, alcuni deputati ed il candidato conservatore alle prossime presidenziali.
Il Primo Ministro Tusk ha dichiarato poco fa che i poteri del Presidente della Repubblica sono stati assunti dal Presidente della Camera secondo quanto previsto dalla Costituzione. Tusk ha assicurato che lo Stato polacco riuscirà a superare questo tragico momento di incertezza e smarrimento.
Il Presidente del Parlamento Europeo, il polacco Jerzy Buzek, ha ricordato l'amico Kaczynski col quale aveva già collaborato fra le fila di Solidarnosc.
Pochi mesi fa Lech Kaczynski è stato sotto i riflettori di tutta Europa per il suo ostinato euroscetticismo. La sua ratifica al Trattato di Lisbona, assime a quella del Presidente Ceco, sono state le più discusse. Era uno dei fondatori del partito Diritto e Giustizia (PiS), il secondo partito per importanza e numerosità all'interno del neonato Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei.

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