domenica 9 maggio 2010

"L'Europa non può esitare", ma Londra ostacola

Oggi, Festa dell'Europa, sono previsti due vertici qui a Bruxelles: prima quello della Commissione e successivamente quello dell'Ecofin che analizzerà e valuterà il piano proposto dalla Commissione.
Sembra però mancare una forte volontà politica comune. Grande responsabilità spetta ai leader di oggi, ma interessi nazionali sembrano ostacolare il piano europeo salva-Stati. Londra infatti non dovrebbe partecipare al fondo di salvataggio europeo.
Posizione comprensibile dato che il Regno Unito sta già facendo i conti con un deficit altissimo e soprattutto ha una moneta diversa da quella che è attualmente sotto i riflettori.
Dunque, se questo pomeriggio l'Ecofin dovesse essere ostacolato dal voto contrario e dalla forte opposizione del Regno Unito, credo sia opportuno procede all'istitutione di un fondo per i soli 16 stati dell'eurozona (anche se il voto britannico non ostacolerebbe l'adozione di un fondo comune in quanto è sufficiente raggiungere la maggiornaza qualificata e non l'unanimità). Nulla di grave dunque. Ed anche molto comprensibile...
Vorrei inoltre sottolineare il rafforzamento dell'asse Washington-Berlino. I contatti fra il Presidente Obama e la Cancelliera Merkel sono quasi quotidiani; la "special relashionship" in campo economico sembra aver abbandonato il Regno Unito per privilegiare la Germania, Paese leader della coalizione favorevole al sostegno economico al fondo salva-Stati e contrario ai tentativi britannici di formare una minoranza di blocco al Consiglio.

Nessun commento: