giovedì 8 ottobre 2009

Dibattito al PE sulla libertà d'informazione in Italia

Nel corso di un dibattito sulla libertà d'informazione in Italia, i rappresentanti dei gruppi politici PPE, ECR e EFD hanno ammonito dall'utilizzare il Parlamento Europeo (PE) quale forum per risolvere le questioni di politica interna.
A tal proposito alcuni deputati hanno fatto notare che questi temi sono emersi anche in altri Paesi dell'Unione, senza che di ciò si dibattesse al PE.
D'altro lato, i gruppi S&D, ALDE, Verdi/ALE e GUE/NGL hanno chiesto alla Commissione di proporre un'ampia legislazione europea sul pluralismo dei media. In particolare si richiede che negli Stati Membri il diritto di informazione sia garantito da standard comuni tramite l'adozione di una direttiva europea con indicatori applicabili a tutti.
Tuttavia, si è giustamente fatto notare che se si ritiene che in Italia non vi sia libertà di espressione si dovrebbe avviare la procedura prevista dall'articolo 7 del Trattato per violazione dei diritti fondamentali, la quale richiede prove e documentazione allo stato dei fatti inesistenti.
Al termine del dibattito la Commissaria Viviane Reding ha asserito che una normativa sul pluralismo dei media sarebbe possibile unicamente allo scopo di risolvere eventuali problemi legati al mercato interno.
Il PE adotterà una risoluzione nel corso della sessione del 19-22 ottobre a Strasburgo.

Per vedere il dibattito, clikka qui.

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