Il prossimo 27 luglio il Consiglio Affari Esteri proporrà una prima valutazione ed analisi della candidatura informale dell'Islanda.
Sebbene la legislazione islandese sia già conforme per 2/3 a quella europea, sebbene l'Islanda sia membro dal '94 dello Spazio Economico Europeo, abbia istituzioni democratiche ed un sistema economico moderno, Bruxelles e i 27 devono ora valutare seriamente la questione prima di iniziare le trattative che potrebbero portare all'ennesimo allargamento.
La crisi globale ha messo in difficoltà l'economia e questo potrebbe essere il motivo principale della richiesta informale di adesione all'UE.
Una candidatura basata solo su questioni economiche?
Come conciliare quindi le divisioni interne dell'opinione pubblica (40% favorevoli, 45% contrari e 15% indecisi), l'ostilità di parte dell'elettorato di abbandonare lo "splendido isolamento" con i benefici economici che una membership potrebbe portare?L'UE non è più solo una comunità economica, è anche un'unione politica e giudiziaria.
Ne è pienamente consapevole la classe dirigente islandese?
1 commento:
Non ne sono consapevoli, o melgio, ne sono consapevoli in una maniera distorta. Mi sembra un caso analogo a quello della noervegia. Complimenti per il blog!
Danilo
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