giovedì 16 luglio 2009

(NON)condivido

Condivido l'appello del professor A. Quadrio Curzio sul Corriere di oggi.

Non condivido invece l'entusiasmo di molti giornali italiani che riportano i risultati della ricerca della Fondazione Rui.
L'articolo sul Corriere inizia con queste parole: "Le università milanesi? Piacciono. Soprattutto agli stranieri" e prosegue riportando dati e confronti con otto anni fa. Bene. Ma se si dovessero paragonare le nostre percentuali con quelle di altri stati europei, forse bisognerebbe piangere.
Se dovessi scrivere un articolo inizierei così: "Le università italiane? Non piacciono. Quelle milanesi? Abbastanza, ma come seconda scelta." Ovviamente noi siamo il BelPaese, si mangia bene, ci sono bellissimi locali e fantastiche serate nei migliori locali, bla bla bla, ma i corsi universitari??? Quanti sono in inglese o francese? Quanti degli innumerevoli professori universitari si aggiornano e seguono costantemente le evoluzioni e le ricerche di maggiore interesse? Quanto dinamismo c'è nelle università italiane? E quindi...si viene in Italia per divertirsi e fare un "fighissimo" semestre di Erasmus in Italia oppure per la qualità del nostro sistema?
Confido nella riforma Gelmini...

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